Elettra Lamborghini in tribunale, nuova battaglia legale contro sua sorella: “Accusata di diffamazione”
La celebre cantante italiana si è recata al processo che la vede contro la sua presunta sorella illegittima. Scopriamo insieme i dettagli.
Elettra Lamborghini, oltre ad essere la nipote del fondatore dell’omonima casa automobilistica, oggigiorno è considerata una vera e propria celebrity. All’età di diciotto anni decide di trasferirsi a Milano e iniziare una carriera nel mondo dello spettacolo.
Nel corso del tempo la sua popolarità è salita alle stelle grazie alla partecipazione a diversi reality, non solo in Italia ma in giro per il mondo, dal Gran Hermano spagnolo allo show inglese Geordie Shore. Pochi anni fa si è cimentata anche nella musica, pubblicando diversi singoli, uno dei quali le permette, nel 2020, di partecipare al Festival di Sanremo.
Tra i suoi ultimi ruoli televisivi ricordiamo quello di opinionista a L’Isola dei Famosi e di giudice a The Voice of Italy. Stavolta però è finita al centro della cronaca rosa per un episodio che ha coinvolto la sua famiglia e che l’ha portata in tribunale.
Una questione familiare
Pochi giorni fa si è tenuta l’ennesima udienza presso il Tribunale di Bologna, che vede come imputate Flavia Borzone e la madre Rosalba Colosimo. A quanto pare la prima ha affermato più e più volte di essere la figlia illegittima di Tonino Lamborghini, padre di Elettra e dei suoi altri quattro fratelli. Per questo è stata accusata di diffamazione.
Data la notorietà delle persone coinvolte, il processo ha catturato l’attenzione di moltissime persone, anche per l’importanza che lo stesso imprenditore ferrarese gli ha dato. Quest’ultimo infatti non ha mai negato di aver avuto una relazione con la madre di Flavia, oggi trentacinquenne, ma ha negato la sua possibilità paternità e si è rifiutato di fare l’esame del DNA.
Il processo
Al momento ci sono tre procedimenti aperti, incluso quello penale, di cui si è appena discusso. Il secondo è civile e riguarda il possibile risarcimento che le due imputate dovrebbero versare “a titolo di illecito civile”. La terza causa invece si sta svolgendo presso la Corte d’appello di Napoli e riguarda il disconoscimento di paternità.
La difesa della Borzone e della madre cercherà innanzitutto di far assolvere completamente le due donne per mancanza di prove di fini criminosi. Al tempo stesso proverà a confermare la paternità di Lamborghini, nonostante non abbia alcuna intenzione di sottoporsi al test del DNA. Si tratterà sicuramente di un lungo processo, il quale però verrà seguito attentamente dai media italiani.