Babà, in pochi lo sanno ma il dolce tanto amato dai napoletani è nato al Nord: una storia incredibile
È prelibato, soffice e unico nel suo genere ma sapevate che il babà è un dolce nato al Nord? Ecco la sua affascinante storia.
Chi non conosce il babà? Con la sua tradizione e il suo gusto inconfondibile ha conquistato milioni di italiani, anche se come ben sappiamo, oggigiorno viene considerato un dolce tipicamente napoletano, se non il più rappresentativo di questa splendida città partenopea.
Anche il nome stesso ne richiama la semplicità e la cultura specifica del luogo, anche se molti non sanno che il babà ha origini ben differenti e distanti da Napoli. Proprio così. Ma tornando al suono della parola stessa, estremamente musicale e facile da ricordare.
La pronuncia però risulta diversa rispetto al modo in cui si scrive, una caratteristica del dialetto, soprattutto del napoletano, dove le parole tendono ad allungarsi o ad accorciarsi seguendo la musicalità delle stesse.
Le origini
Ormai il babà è uno dei dolci più caratteristici del sud Italia, e in particolar modo di Napoli, dove la maggior parte delle persone crede che questo squisito dolce sia nato. In realtà non è così. In effetti le sue origini non sono nemmeno italiane.
Il babà sarebbe nato a Luneville, una piccola città francese al confine con la Germania. Ve lo sareste mai immaginato? E la storia vede come protagonista una delle famiglie reali più importanti ed influenti dell’epoca.
Una storia memorabile
Tutto ha inizio con il Re polacco Stanislao Leszczinski, suocero del Re Luigi XV in quanto quest’ultimo aveva sposato la figlia. Ebbene, a quel tempo si trovava in esilio in Francia dove, grazie alla parentela con il sovrano, gli era stato affidato il Ducato di Lorena, situato nel Nord del paese francofono. Si narra che un giorno Stanislao abbia inzuppato nel Madeira una fetta di kugelhop per cercare di ammorbidirlo. Quest’ultimo sarebbe poi diventato il dolce antesignano del babà.
Da quel momento sembra che l’uomo non ne abbia potuto più fare a meno. Ovviamente nel corso degli anni ne sono realizzate diverse varianti ma quella che conosciamo noi oggi la dobbiamo al pasticcere Nicholas Stohrer, che intorno ai primi anni del ‘700 seguì a Versailles la figlia di Leszezinski. Dall’800 invece questo dolce viene riconosciuto parte integrante della cucina partenopea, soprattutto la versione al rum, amata da milioni e milioni di persone.