Sono 4800 metri di grotte nascoste nel Cilento: un gioiellino che tutti devono visitare almeno una volta
Ricche di stravaganti stalagmiti e stalattiti, le grotte del Cilento si trovano alle porte del celebre Parco Nazionale. Scopriamole insieme.
Con 94 m di altitudine e 4800 m di lunghezza le grotte del Cilento possono vantare una bellezza unica al mondo. Questo spettacolo della natura nel corso degli anni ha dato la possibilità a milioni di persone di ammirare uno scenario da sogno.
Un vero e proprio vanto per la Campania, che continua a sorprenderci con il suo panorama mozzafiato, incluso quello sotterraneo, proprio come nel caso delle Grotte di Castelcivita, situate tra il Parco Nazionale, Vallo di Diano e Alburni.
Grazie alla loro estensione, sono costituite da grandissimi spazi che formano delle suggestive strettoie e gallerie, create dall’azione erosiva millenaria. Insomma, uno spettacolo da non perdere. Ma scopriamo insieme cosa vi aspetta qualora foste interessati a fare una visita alle grotte sopracitate.
Alla scoperta delle Grotte di Castelcivita
Le Grotte di Castelcivita rappresentano uno dei complessi speleologici più estesi del Sud Italia. Le cavità sotterranee si aprono in corrispondenza del Fiume Calore e la parte sud-ovest dei Monti Alburni, mostrando fin da subito la maestosità e le suggestività del luogo.
Quest’ultimo è caratterizzato da un ramo principale dal quale partono tante piccole diramazioni secondarie. Qui avrete la possibilità di fare tre percorsi: turistico, fuori sentiero e quello dedicato alla sola attività speleologica, che conduce al Lago Terminale. Il primo ovviamente è dedicato alla maggior parte delle persone interessate a visitare le Grotte.
I percorsi
Il percorso turistico ha una lunghezza di 1200 metri e inizia con la Caverna Bertarelli. Se la si percorre fino alla fine si può ammirare la favolosa Sala del Castello, caratterizzata da numerosissime stalagmiti e stalattiti. Successivamente si passa alla Sala del Coccodrillo, che grazie alle formazioni calcaree presenti sembra di essere in una fiaba. Poi si può ammirare la Cascata di Colori, formata da colate di colore grigio, bianco, giallo e verde.
C’è anche la Sala del Trono, così chiamata per la sua caratteristica stalagmite a forma di trono, mentre la Sala degli Ortaggi è un insieme di piccole agglomerati minerali a forma di ortaggi di vario tipo. Invece, la Sala dei Funghetti include delle piccole concrezioni di calcite bianca ed una cascata ricca di ossido di ferro e assomiglia bizzarramente a delle fette di prosciutto appese.
Infine si conclude il percorso nella Caverna Bertarelli, un ambiente largo più di quaranta metri e con pianta circolare. Al centro della stanza è situata una colonna color giallo che dal pavimento raggiunge elegantemente la volta, arricchita a sua volta da numerose stalagmiti. Sulla destra della caverna si erge il cosiddetto presepe, dato l’interessante paesaggio, mentre nel lato opposto è presente un grande ramo parallelo con una stalagmite che ricorda un tempio orientale, che conduce in un altro vasto salone, il quale si affaccia a sua volta sulla galleria principale.