C’è una particolare fontana che è stata spostata per otto volte prima di trovare la sua collocazione definitiva: ecco la sua storia.
Si tratta di una delle fontane più importanti e famose di Napoli, non solo per la sua bellezza incontrastata ma anche per la sua avvincente e bizzarra storia. Infatti quest’ultima, in oltre 500 anni ha girato per la città e ha trovato ben otto collocazioni differenti, ma tutte per una buona ragione.
Del resto non si sposta una fontana senza alcun motivo, ma proprio questi traslochi l’hanno resa unica nel suo genere. Stiamo parlando della Fontana del Nettuno o anche chiamata Medina, nome che deriva dalla una delle sue prime collocazioni, per l’appunto in via Medina.
Nonostante i numerosi spostamenti la fontana non sembra aver subito danni e non solo è ancora in ottime condizioni, ma rappresenta una delle più comuni mete turistiche. Ma scopriamo insieme la sua interessante storia.
La prima collocazione risale a centinaia di anni fa quando la Fontana di Nettuno fu messa tra l’ingresso dell’Arsenale, alle spalle del Maschio Angioino, e quello del porto. Questo perché aveva la funzione di dare il benvenuto ai visitatori via mare. Però nel tempo Napoli soffrì di una grave carenza idrica e dopo circa 100 anni la fontana fu spostata per per evitare la carenza d’acqua in quell’area, dove si trovava anche il castello e l’Arsenale.
Ma non venne spostata di molto, infatti fu spedita da largo Castello a largo Palazzo Palazzo, ovvero piazza del Plebiscito, probabilmente per elevare la maestosità del Palazzo Reale, risalente al 1600. La grandezza della struttura però ha cominciato a farsi sentire impedendo il viavai di movimenti militari e parate. Per questo motivo la fontana arrivò a Santa Lucia con il compito di rifornire d’acqua i pescatori e di abbellire la zona, frequentata spesso da nobili della città e turisti.
Nel 1638, tanto per non farsi mancare nulla, Napoli decise nuovamente di ricollocare la Fontana di Nettuno. La mossa fu ordinata direttamente dal Duca di Medina, che la fece spostare nel largo delle Corregge, conosciuta oggi come via Medina. In questo periodo alla struttura vennero aggiunti otto leoni, insieme a delfini e cavallucci marini, incluso lo stemma di una casata spagnola su ciascuno di essi. Dopo la rivolta del 1647 la fontana venne riparata dai danni subiti e trasferita vicino al porto, dove vi rimase per ben due secoli.
Ad inizio 1900 invece, la fontana venne collocata in piazza della Borsa, fulcro delle attività di business e commercio. Quella posizione però cominciò a diventare molto ambita e non più adatta a un logorato dio del mare. Infatti al suo posto arrivò la statua di Vittorio Emanuele II. All’inizio del terzo millennio la Fontana fu immagazzinata e lasciata in un deposito, situato nei pressi di via Medina. Oggi invece si trova al centro dei giardinetti davanti al Municipio, ristruttura e in bella vista.