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Via Caracciolo, la vita di un uomo ha ispirato il nome di una delle più famose strade di Napoli: una storia avvincente

Via Caracciolo – paginevesuviane.it

Una delle strade più famose della città di Napoli è legata alla vita di un uomo illustre: la storia dietro Via Caracciolo.

La città di Napoli viene considerata come una vera e propria perla del Sud Italia e questo non solo per la cultura e per l’arte che si nasconde in ogni angolo. Si tratta infatti di una città ricca di storia e di leggende che si trovano anche nei nomi dei palazzi o delle strade.

I vicoli di Napoli sono famosi in tutto il mondo in quanto ognuno di loro ha una propria storia o tradizione. In alcuni casi sono storie legate ai nomi a loro volta del tutto particolari. Questo è per esempio il caso di una delle strade più famose ma soprattutto frequentate dai napoletani e dai turisti.

Nel dettaglio stiamo parlando di Via Caracciolo il cui nome è legato alla vita di un uomo illustre della città ma vediamo di chi si tratta.

Città di Napoli, i napoletani e via Caracciolo: un legame speciale

Una delle strade più famose e frequentate del capoluogo partenopeo è senza dubbio Via Caracciolo. Nel dettaglio si tratta di una parte del lungomare che comincia a Mergellina e termina nella zona nota come Santa Lucia. Questo tratto di strada la domenica mattina si riempie di turisti ma soprattutto di napoletani. Per la gente della città si tratta infatti di una tappa quasi obbligatoria prima di fare ritorno a casa per preparare il pranzo.

Un luogo quindi amatissimo della città e legato ad una storia altrettanto particolare ed importante ossia quella di Francesco Caracciolo. Questi era un ammiraglio napoletano il cui nome ha fatto la storia della città e proprio la sua vita ha ispirato i napoletani ed il nome di questa strada ma vediamo il motivo.

La leggenda dietro via Caracciolo – paginevesuviane.it

Via Caracciolo, perché si chiama così? La leggenda narra che…

La storia narra che l’ammiraglio Caracciolo è stato parte attiva della Rivoluzione napoletana scatenatasi in città nel 1977 e ispirata dai moti rivoluzionari francesi. Una rivoluzione che però venne in poco tempo sedata dal comandante Horatio Nelson. Questi decise non solo di imprigionare i responsabili ma diede anche l’ordine di ucciderli.

Nel caso di Caracciolo, questi però non venne fucilato come un soldato ma venne impiccato all’albero maestro della nave Minerva come un delinquente qualsiasi. Successivamente il suo corpo venne gettato in mare e solo più tardi recuperato per una degna sepoltura. Oggi è possibile visitare il suo luogo di sepoltura che si trova proprio presso la chiesa Santa Maria della Catena a Santa Lucia.