Scaramanzia napoletana, se passi il sale a tavola corri un grave rischio: svelato lo strano motivo
In Campania è vietato passarsi il sale in tavola durante i pasti altrimenti si rischia grosso: ecco da dove nasce la scaramanzia.
La tradizione napoletana è sempre in grado di stupirci, per la sua unicità e creatività. Molte superstizioni, come si può dedurre, riguardano il cibo, che ricopre un ruolo fondamentale nella vita quotidiana dei napoletani e di tutti gli italiani.
Ma oggi abbiamo deciso di focalizzarsi su di una scaramanzia abbastanza comune dato che molti di voi ne avranno già sentito parlare e riguarda il sale. Ovvero secondo quest’ultima passarsi il sale mentre si è in tavola porterebbe sfortuna.
Ma vi siete mai chiesti da dove nasca questa credenza? Come sappiamo molte hanno origini particolarmente antiche e anche questa non fa eccezione. Qui di seguito vi sveleremo la storia e tutto ciò che si nasconde dietro questo utilissimo ingrediente.
La scaramanzia del sale
Le credenze popolari ormai sono intrinseche nella cultura della città partenopea e risalgono a centinaia di anni fa. Ci sono quindi dei gesti che non si dovrebbero mai fare, soprattutto durante i pasti e uno di questi riguarda proprio il sale. Si tratta di un ingrediente che ha ricoperto un ruolo fondamentale nel corso della storia e delle varie culture.
Infatti è stato uno dei primi conservanti alimentari, permettendo di preservare gli alimenti per un lungo periodo di tempo. Non solo, ha perfino contribuito alla formazione di rotte commerciali, inclusa la Strada del Sale. Nel corso della storia il sale è stato utilizzato anche come moneta. Ancora oggi ovviamente è un prodotto che non può mai mancare nella nostra cucina, anche se la credenza vieterebbe di passarselo da persona a persona quando si è tavola.
Attenti alla caduta!
Data la sua vitale importanza, a Napoli porta sfortuna ogni qualvolta si faccia cadere il sale. Secondo la scaramanzia inoltre, se questo avvenisse sulla tavola, la sventura colpirebbe tutti i presenti. Ma da dove nasce questa credenza? Come accennato in precedenza, ha origini molto antiche. Secondo la teoria più diffusa questa credenza è legata al celebre dipinto di Da Vinci, L’Ultima Cena, nel quale è presente del sale rovesciato di fronte a Giuda Iscariota. Quindi il sale non rappresenterebbe altro che il tradimento di quest’ultimo nei confronti di Gesù.
Un’altra teoria, un po’ più razionale, associa il sale ad un bene prezioso e per questo non andrebbe mai sprecato. Nel corso dei secoli ciò avrebbe portato ad un’accezione negativa del sale versato. Nella cultura napoletana però il sale viene utilizzato anche per allontanare la sfortuna: basta semplicemente lanciarlo alle spalle per allontanare la jella.