Santo Stefano, a Napoli non sono previsti avanzi ma un menù ricco di portate: la tradizione che non ti lascia a stomaco vuoto
Durante la giornata di Santo Stefano a Napoli non si mangiano gli avanzi ma c’è un menù ben preciso da preparare.
La settimana di Natale è finalmente arrivata ed i prossimi giorni saranno ricchi di momenti felici e spensierati. Qualcuno trascorrerà i prossimi giorni in famiglia, in alcuni casi con gli amici o con il proprio compagno. In tutti i casi ci sono alcune tradizioni che andranno rispettate.
Tra queste abbiamo il classico cenone della Vigilia in programma il 24 dicembre e di seguito il pranzo di Natale del 25 dicembre. Due giorni che sono di consueto all’insegna del cibo. A Napoli però questa è una tradizione che non fa eccezione nemmeno il 26 dicembre.
In Campania infatti questa giornata non è dedicata agli avanzi ma esiste un menù ben preciso da seguire e realizzare ma vediamolo nei dettagli.
Santo Stefano, la classica tradizione napoletana: in cosa consiste
Il 26 dicembre per i cristiani è una data molto importante in quanto si festeggia Santo Stefano, il primo santo per la Chiesa. Una festa che diventa l’ennesima occasione per riunirsi ed ancora intorno ad una tavola. In questo caso però quel che si mangia cambia in modo esponenziale soprattutto tra Nord e Sud. In generale, al Nord o nel resto d’Italia infatti si è soliti consumare gli avanzi del 24 e del 25 dicembre.
La tradizione dice altro invece al Sud ed in particolare a Napoli. I napoletani infatti il 26 sono soliti riunirsi ancora intorno ad una tavola per un pranzo curato nei minimi dettagli e con un menù ben preciso. Questo prevede alcune portate in particolari sia per quanto riguarda l’antipasto, sia per il primo e secondo ed infine nel caso del dessert ma vediamo cosa si è soliti mangiare.
Santo Stefano a Napoli, cosa dice la tradizione: il menù
Il menù tipico di Santo Stefano prevede un antipasto fatto con la nota “fellata” ossia un piatto composto da salumi e formaggi. In un secondo momento si passa alla cosiddetta “minestra maritata” e si tratta di un piatto tipico invernale e fatto da tagli di carni con verdure. Il primo piatto invece consiste di norma nei “manfredi con la ricotta” ossia le classiche mafaldine condite con sugo e ricotta.
Per quanto riguarda il secondo invece la tradizione prevede un bel piatto di “scarola ripiena”. Il pranzo poi si conclude con la classica frutta secca ed i tanti dessert della tradizione ossia pandoro, panettone, cassatina, struffoli, mostaccioli, rococò o una buonissima fetta di pastiera.