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Se vuoi visitare un borgo che non c’è, devi recarti subito in Costiera Amalfitana: un luogo davvero magico

Furore
Alla scoperta di Furore – paginevesuviane.it – foto Instagram

Suggestivo e a dir poco paradisiaco, ma perché è soprannominato il paese che non c’è? Andiamo alla scoperta di questo fantastico borgo.

Come non amare la Costa Amalfitana? Con il suo mare cristallino e una bellezza naturale incontrastata, questo luogo è diventata una tra le destinazioni più ambite e amate dei turisti, sia italiani che internazionali.

Si tratta di Furore, un piccolo borgo di poco più di 600 abitanti, situato in provincia di Salerno. Nonostante le piccole dimensioni, rappresenta un vero e proprio gioiello campano, grazie anche alla sua posizione.

Infatti è affiancato alla costa dalla quale è possibile ammirare un panorama da cartolina. Addirittura è conosciuto in Campania per il suo soprannome: il paese che non c’è. Ma come mai questo nome? A quanto pare ha a che fare con la sua conformazione geografica.

Alla scoperta di Furore

Situato tra Amalfi e Positano, Furore è entrato poco tempo fa nella lista dei Borghi più Belli d’Italia. Un grande onore ed onere per questo paesino che in pochi ancora conoscono, soprattutto per chi non risiede in Campania. Ma proprio per questa ragione vale la pena parlarvene e farvelo conoscere per la sua bellezza incontrastata e per le sue particolarità.

Partiamo dal centro abitato, relativamente piccolo ma al contrario della maggior parte dei borghi italiani, è diviso in due parti. Ovviamente non si tratta di una divisione letterale ma una parte è caratterizzata dal mare, mentre la seconda include le suggestive case che si trovano lungo la costa. Quando si arriva a Furore però non si vedono subito proprio grazie all’imponenza della roccia che circonda il borgo.

Furore
Alla scoperta di Furore – paginevesuviane.it – foto Instagram

Il paese che non c’è

Furore è caratterizzato da uno splendido fiordo insinuato nella costa, arrivando fino all’altopiano di Agerola, dove si trova la celebre strada con i tornanti. Da qui nasce il soprannome il paese che non c’è in quanto le case del borgo appaiono all’ultimo dalla roccia, inizialmente con dei piccoli punti e con l’avvicinarsi prendono forma e colore.

Un’altra particolarità riguarda la presenza di murales e sculture presenti tutto intorno che trasformano Furore in una galleria d’arte a cielo aperto, che tutti i visitatori quindi possono ammirare. Insomma il paesino campano non finirà di stupirvi con la sua vivacità e bellezze naturali che lo circondano. Vale la pena quindi visitarlo, soprattutto in questo periodo di festività.