L’aglio a Napoli lo puoi trovare senza dubbio nei piatti ma in alcune case lo puoi vedere anche fuori la porta: svelato lo strano motivo.
La città di Napoli è senza dubbio ricca di arte, cultura ma è anche un luogo avvolto nel mistero con i napoletani che hanno fatto della scaramanzia uno stile di vita. A Napoli si presta sempre attenzione a concetti come fortuna e sfortuna. In tal senso ci sono quindi dei veri e propri riti da rispettare.
Tra questi vi è una tradizione scaramantica molto particolare e che prevede l’utilizzo di un alimento come l’aglio. Se nel resto di Italia questo serve ad insaporire i piatti, in Campania ma soprattutto a Napoli, questo serve anche per scacciare la sfortuna ma vediamo nel dettaglio cosa dice la tradizione napoletana.
L’aglio è una pianta nota in tutto il mondo per il suo ruolo in cucina. Insieme alla cipolla è uno dei condimenti base delle ricette e non solo. Negli anni si è poi scoperto che in realtà l’aglio veniva utilizzato anche negli alimenti dei soldati perché donava loro più forza ed aggressività. Invece alcuni studi degli ultimi anni hanno messo in evidenza anche alcune proprietà curative dell’aglio. Questo è infatti utile per tenere stabile la pressione, per abbassare il colesterolo e per la sua azione anti batterica.
In aggiunta però l’aglio è anche una parte fondamentale della tradizione napoletana e dei suoi riti scaramantici. Spesso infatti i turisti si sono ritrovati a bussare a delle porte e trovare appesa una testa d’aglio. Una strana usanza che nasconde però un valido motivo ma vediamo quale.
A Napoli ci sono tanti riti che servono per scacciare il malocchio. Tra questi abbiamo il classico corno napoletano o il gesto di gettare il sale. In aggiunta vi sono anche gesti strani come non passare sotto le scale o appunto appendere una testa d’aglio alla porta. Questo perché secondo i napoletani, l’aglio è in grado di cacciare via gli spiriti maligni e non a caso nella letteratura viene utilizzato come rimedio contro i vampiri.
In alcuni casi si suggerisce anche di mangiare uno spicchio di aglio intero ed a stomaco vuoto così da trarne tutti i benefici sia per il corpo che per l’anima. Una strana usanza quindi napoletana che ha origini però antiche ossia greche e che da qualche anno si è sviluppata anche in altre zone dell’Europa.