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Cavolfiore, in pochi lo sanno ma a Napoli esiste una varietà gigante di questa verdura: quando è possibile raccoglierlo

Il cavolfiore – paginevesuviane.it

Non tutti lo sanno ma a Napoli esiste una particolare specialità del cavolfiore ed è davvero gigante: tutti i dettagli.

La Campania è nota per essere terra di arte, cultura ma anche di buon cibo. Questa regione ha senza dubbio un grande tradizione in tal senso. Basti pensare alla mozzarella di bufala, al pomodoro del Piennolo o alla pizza che da sempre resta il piatto simbolo dei napoletani.

Ci sono specialità per quanto riguarda i dolci come la pastiera o la sfogliatella ed anche per gli agrumi come i limoni di Sorrento. Una lunga lista a cui va aggiunta adesso anche una verdura che in pochi conoscono e si tratta del cavolfiore.

A Napoli esiste infatti una varietà di questa verdura molto particolare e questo perché è gigante ma vediamo cosa sappiamo.

Cavolfiore, una verdura particolare: la variante napoletana

Come abbiamo detto in Campania vi sono alcune specialità che tutti amano e conoscono. Allo stesso tempo è però una terra ricca anche di prodotti che in pochi conoscono come appunto il cavolfiore. Si tratta di una verdura che tutti mangiano ma in Campania vi è una versione molto particolare in quanto gigante.

Un generico cavolfiore presenta una parte chiamata infiorescenza formata da tanti peduconoli fiorati molto grandi. Questa sorta di testa della verdura può assumere diversi colori in quanto può essere bianca, gialla paglierino o verde e cambia a seconda del periodo in cui esso viene raccolto. Di norma ha anche uno standard di grandezza che in Campania però non viene rispettato perché si tratta di una varietà davvero gigante.

Il cavolfiore napoletano – paginevesuviane.it

Cavolfiore gigante, la variante napoletana: tutto quello che c’è da sapere

Il cavolfiore gigante tipico campano presenta quindi una infiorescenza più grande del normale e soprattutto completamente di colore bianco candido. Se vi trovate con un cavolfiore il cui colore è invece più tendente al giallo, allora si tratta di una verdura che è stata colta in ritardo. Di norma è possibile trovare questo cavolfiore durante il periodo autunnale e quindi tra ottobre e novembre ma ci sono anche alcune eccezioni.

Vi sono infatti alcuni cavolfiori definiti ritardatari in quanto maturi abbastanza tra novembre e dicembre. Inoltre vi sono anche quei cavolfiori che maturano ancora più tardi e prendono il nome dal mese di riferimento. Vi sono quindi cavolfiori gennaresi, febbraresi e così via. In ogni caso prepararlo non è così complicato in quanto può essere bollito, fatto al forno ma soprattutto mangiato da solo o con della pasta. Una verdura quindi in grado di accontentare davvero tutti i gusti.