Eduardo Scarpetta, la rivelazione sulla sua famiglia: “Nessuno voleva facessi l’attore” | Il sogno di suo padre in mille pezzi
Il giovane attore napoletano ha rivelato di essere andato contro il volere del padre, che desiderava tutt’altro per lui.
Classe 1993, Eduardo Scarpetta è ormai un attore affermato. Con la sua classe e il suo talento è riuscito a conquistare il cuore di moltissimi telespettatori, molti dei quali lo hanno seguito sin dagli inizi della sua carriera.
Nato e cresciuto a Napoli, è figlio d’arte. Non solo è discendente dell’omonimo attore e commediografo, ma anche i genitori, Mario e Maria, sono attori e grazie a loro si è appassionato alla recitazione sin da bambino, riuscendo a debuttare a teatro alla tenera età di nove anni.
Dopo alcune comparse fatte nel corso degli anni, il trentenne sale alla ribalta nel 2018 quando entra nel cast de L’amica geniale, la nota serie ambientata nella Napoli anni ’50 e vede come protagoniste due bambine, Elena e Raffaella e il loro speciale legame.
Eduardo è molto attivo sui social ma nonostante ciò si conosce molto poco della sua vita privata. Infatti tende per lo più ad aggiornare i suoi followers dei suoi progetti professionali. Di recente ha però deciso di aprirsi durante una nuova intervista rilasciata al Corriere della Sera in cui ha raccontato anche del suo attuale rapporto con il padre e cosa quest’ultimo avesse in serbo per il suo futuro.
Le dichiarazioni
Il noto attore originario di Napoli è cresciuto a pane e recitazione. Crescendo in una famiglia di artisti il suo destino sembrava certo e infatti sin da bambino si è avvicinato a questo mondo. Ma al contrario di ciò che molti pensano i suoi genitori non volevano che Eduardo diventasse un attore.
Queste le sue parole: “In casa tutti mi dicevano fai qualcos’altro, non fare questo mestiere… Da quando sono nato, mi hanno sempre portato con loro in tournée… tant’è, ma io ero felice di assistere ai loro spettacoli da dietro le quinte, ridevo come un matto, saltavo dalla gioia, quindi capii subito che quella era la mia strada“.
Un sogno infranto
Nel corso dell’intervista il giovane si è soffermato sul rapporto con il padre e soprattutto sul sogno che quest’ultimo aveva in mente per il figlio: “In verità, mio padre voleva fare di me un calciatore. Tra gli otto e i dieci anni mi allenavo e lui mi accompagnava sempre al campo di calcio, mi dava consigli, indicazioni…”.
A quindici anni però ha subito un infortunio alla schiena e per curare il problema ha cominciato a fare nuoto. Da quel momento ha detto basta al calcio. Scarpetta si è poi soffermato sulla responsabilità che si ha nel portare un nome così importante: “Devi dimostrare molto di più, proprio perché hai un’etichetta addosso. Devi essere all’altezza del compito con umiltà, lavorare onestamente e onorare i tuoi predecessori”. Visto il successo, è senza dubbio sulla buona strada.