È il vicolo più stretto di Napoli ed il luogo in cui Caravaggio ha quasi perso la vita: la particolare storia del Cerriglio
Nella città di Napoli vi è un vicolo particolarmente piccolo e noto per una storia particolare: il retroscena sul Cerriglio.
La città di Napoli è nota a tutti per la storia, l’arte e la cultura che si possono trovare ad ogni angolo. Per questo motivo il capoluogo partenopeo è tra le mete più amate dai turisti, sia italiani sia stranieri, che decidono di trascorrere qui qualche giorno di meritato relax.
Una delle caratteristiche della città è senza dubbio la presenza dei cosiddetti vicoli ossia stradine che in pochi conoscono e che si nascondono in alcuni dei quartieri invece più famosi. Tra questi abbiamo un vico dal nome particolare in quanto è noto a tutti come il Cerriglio.
Nel dettaglio si tratta di un vico della città che in pochi ricordano ed a cui è legata anche la vita del pittore Caravaggio ma vediamo come raggiungerlo e cosa nasconde.
Napoli, il vico de il Cerriglio: dove si trova
Come abbiamo detto, la città di Napoli nasconde tanti luoghi ricchi di arte e magia in grado di emozionare chi arriva. Tra questi vi è appunto il Cerriglio ossia un vico che in pochi conoscono. Si tratta del vicolo più piccolo della città e si trova in una zona compresa tra quella che una volta era la zona del porto e la nota chiesa di Santa Maria la Nova. La leggenda narra che questo nome deriverebbe dalle querce , in napoletano “ceriglie”, che si trovavano proprio nell’antico quartiere.
Il vicolo in questione ha una storia importante ma soprattutto è stata una delle zone della città più amate da pittori, scrittori ed artisti. Sappiamo infatti che qui hanno trascorso le loro giornate anche Giovanni Boccaccio, Giambattista Basile ed il filosofo Benedetto Croce. Questo vico però è famoso anche per un’altra storia in particolare ossia l’agguato ai danni di Caravaggio.
Il Cerriglio, una storia tutta napoletana: la leggenda narra che…
Caravaggio è stato spesso a Napoli e proprio la città ha ispirato alcune delle sue opere. L’anno però che interessa a noi è il 1609. In quel periodo il pittore era un cittadino del capoluogo partenopeo a seguito di una condanna per omicidio dopo una rissa a Malta. Dopo l’arresto e la fuga, questi è scappato prima in Sicilia ed appunto a Napoli. Qui una sera di settembre e proprio nel vico de Il Cerriglio venne accerchiato e picchiato brutalmente.
Il Caravaggio venne lasciato esanime a terra ma non perse la vita. Una rissa che non è stata mai chiarita ma secondo la storia ci sono due valide ipotesi. Secondo la prima ipotesi, i mandanti dell’aggressione potrebbero essere stati i parenti dell’uomo ucciso da Caravaggio a Malta. La seconda ipotesi invece riguarda alcuni parenti di Ranuccio Tommasoni da Terni che il pittore aveva invece ucciso anni prima a Roma.