È abitato da poco più di mille abitanti e puoi trovare dell’acqua miracolosa: il borgo dell’Irpinia da visitare almeno una volta
Nascosto nella valle campana del Cervaro-Miscaro, si trova uno dei borghi più incantevoli e affascinanti d’Italia.
Con un’altitudine di 698 metri, Savignano Irpino rappresenta un vero e proprio gioiello della Regione Campania. Un territorio che trasuda storia e cultura e che nel tempo ha affascinato moltissimi turisti, provenienti sia dall’Italia che da tutto il mondo.
Situato nei presso della sorgente Rifieto, questo piccolo borgo di poco più di circa mille anime, è circondato da un bosco ricco di vegetazione e vita animale. Confinante con i comuni di Greci, Ariano Irpino e Montaguto, il paesino situato nella provincia di Avellino nasconde delle vere e proprie bellezza naturali.
L’etimologia del nome deriverebbe dal latino Sabinius, in riferimento ad un antico proprietario terriero della zona, ma il nome subì una trasformazione negli anni ’60, quando passò da Savignano di Puglia all’attuale Savignano Irpino, per riflettere meglio il comune di confine entro il quale il medesimo è situato.
La storia di Savignano Irpino
Il borgo di Savignano Irpino ha origini molto antiche. In base ai ritrovamenti archeologici rinvenuti nella zona, sembra che i primi insediamenti siano stati registrati addirittura nell’era paleolitica. Nel corso dei millenni numerose popolazioni si sono succedute, tra cui gli Umbro-Sabelli, gli Entri, gli Osci e gli Irpini di origine Sannita. Secondo alcuni documenti del dodicesimo secolo, il borgo sarebbe stato diviso in due paesi, dominati da diverse Signorie.
Oggi Savignano Irpino offre un panorama mozzafiato, tra il verde della valle su cui sorge e la trasparenza dell’acqua del fiume che lo attraversa. Addirittura si narra che quest’ultima abbia delle proprietà benefiche. Insomma, un vero e proprio toccasana per l’anima e il corpo.
Cosa vedere
La conformazione di questo piccolo paese si sposa perfettamente con la sua storia. Nonostante le dimensioni offre infatti numerose attrazioni turistiche. Tra queste abbiamo il Castello dei Guevara, risalente al settimo secolo, dal quale si possono scorgere ancora dei resti della struttura originaria. Degna di nota è anche la Chiesa Madre di San Nicola e Sant’Anna, costruita nel quattordicesimo secolo e caratterizzata da una pianta a croce latina con tre navate.
Per una giornata di svago e relax invece ci si può recare nella zona est del borgo, dove immerso nel bosco si trova il suggestivo Lago Aguglia, un piccolo lago artificiale che occupa una superficie di 400 mq ed è alimentato sia dall’acqua sulfurea della sorgente che da altre sorgenti d’acqua dolce.