Tra le zone più frequentate di Napoli troviamo anche Piazza Bellini: chi è il musicista siciliano tanto amato dai napoletani
C’è una piazza molto significativa situata nel cuore della città partenopea: è dedicata ad uno dei più grandi compositori dell’Ottocento.
Non c’è alcun dubbio che Napoli trasudi di storia e cultura, attirando ogni anno centinaia di migliaia di visitatori da tutte le parte del mondo. Del resto, non è un caso che sia una delle città più ammirate e conosciute a livello internazionale, complice la sua importanza a livello artistico, linguistico, architettonico, musicale e tanto altro.
Nel corso dei decenni infatti ha ospitato numerosi artisti e figure di fama mondiale, che si sono ispirati propri alla bellezza della città per realizzare le loro opere. Tra questi c’è anche Vincenzo Bellini, considerato uno dei più noti operisti del diciannovesimo secolo.
Realizzò un totale di dieci opere e tra le più famose ricordiamo Norma, I puritani e La sonnambula. Questio è stato una figura così influente che il capoluogo campano ha deciso di dedicargli una piazza, che ancora oggi porta il suo nome.
In onore di Vincenzo Bellini
Vincenzo Salvatore Carmelo Francesco Bellini, questo il nome completo del celebre operista, è nato e cresciuto a Catania. Ebbene sì, è originario della Sicilia e per l’esattezza di una delle città più affascinanti dell’isola. Ma allora la domanda sorge spontanea. Come mai esiste una piazza napoletana dedicata a lui? La risposta è legata profondamente all’amore di Bellini per la musica.
Figlio e nipote d’arte, si appassionò fin da piccolo a questo mondo e, data la sua alta predisposizione verso la composizione, a 14 anni decise di trasferirsi a studiare dal nonno. Nel 1817 cercò in tutti i modi di ottenere una borsa di studio per perfezionarsi nel noto Conservatorio di Napoli, il Real Collegio di Musica di San Sebastiano.
Un’operista memorabile
Dopo aver ottenuto la borsa di studio, nel 1819 arriva al porto di Napoli, dove fu allievo di Giacomo Tritto e successivamente di Nicola Antonio Zingarelli, grazie al quale si concentrò nello studio dei classici e il gusto per la melodia piana ed espressiva. Proprio in questo periodo Bellini compose diverse sinfonie, incluse alcune arie per voce e orchestra. La prima opera fu invece Adelson e Salvini, presentata ufficialmente nel piccolo teatro del Conservatorio.
Nel corso della sua carriera il giovane operista viaggiò molto, anche se la svolta decisiva avvenne con il suo arrivo nella Capitale francese. Infatti proprio qui il nativo siciliano conobbe alcuni dei più grandi compositori d’Europa, tra cui Fryderyk Chopin, e questo influenzò anche la composizione della sua musica. All’età di 34 anni purtroppo Bellini venne a mancare a causa di una infezione batterica. Il suo contributo alla musica e a Napoli però non sono state dimenticate. Infatti la città partenopea gli ha dedicato una piazza con tanto di scultura, oltre ad una sala del Conservatorio dove lo stesso operista si formò.