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Quartieri di Napoli, una delle strade più famose della città è Vico Paparelle: il motivo dietro questo strano nome

Città di Napoli
Città di Napoli – paginevesuviane.it

La vera storia ed il motivo dietro il particolare nome di uno dei quartieri più famosi di Napoli: ecco Vico Paparelle.

Napoli è da sempre una città ricca di storia e di cultura ma soprattutto di tradizioni particolari. A partire dai famosi quartieri in cui la città è divisa. Alcuni sono particolarmente noti anche ai turisti che arrivano in città proprio per visitarli. Tra questi abbiamo il Quartiere Sanità, i Quartieri Spagnoli oppure Spaccanapoli o la Pignasecca o ancora San Biagio dei Librai.

Ci sono però anche alcuni quartieri che non tutti conoscono e che hanno anche dei nomi particolari. Tra questi abbiamo senza dubbio il Vico Paparelle al Pendino, famoso tra i napoletani ma che non tutti i turisti conoscono. Vediamo però nel dettaglio la storia di questa strada ed il motivo che si nasconde dietro questo particolare nome.

Napoli, dove si trova Vico Paparelle: i dettagli

Quando si arriva presso il centro storico della città di Napoli è inevitabile attraversare Via San Biagio dei Librai ossia una delle strade storiche. Una strada particolare in quanto è circondata da alcuni vicoli in cui si respira la tradizione e l’arte napoletana. Tra queste abbiamo anche un vico dal nome particolare ossia Vico Paparelle al Pedino che a quanto pare nasconde anche una storia speciale.

Secondo gli studi di alcuni esperti, il nome di questo vico è in realtà cambiato più volte nel corso dei secoli prima di essere appunto definito Paparelle. Una storia che vogliamo raccontarvi e che risale al sedicesimo secolo quando la strada era abitata da alcune famiglie nobiliari e tra queste anche i Paparo.

La storia di Vico Paparelle (Fonte Instagram) – paginevesuviane.it

Vico Paparelle, la storia dietro questo particolare nome

La storia narra che i membri della famiglia Paparo erano da sempre attenti alla beneficenza, soprattutto la giovane Luisa. La ragazza, insieme ad una sua amica ossia Giovanna Scorziata, fondò l’oratorio del Sacro Tempio della Scorziata. Una volta finita la sua amicizia con Giovanna, la Paparo decise di usare le sue fortune per costruire un oratorio nel vico dove abitava e decise di aprire le porte del luogo ad alcune donne di ceto medio.

Queste donne vennero subito chiamate dai napoletani con l’appellativo “paparelle” in quanto beneficiavano appunto dell’oratorio dei Paparo. Un nomignolo che all’inizio veniva utilizzato in modo dispregiativo considerato il ceto delle donne che si recavano in quel luogo. Oggi invece è un nome carico di storia ed in grado di ispirare poeti ed artisti.