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Bonus mamme, brutte notizie per milioni di famiglie in difficoltà: i soldi andranno alle donne con un reddito già alto

Bonus mamme – paginevesuviane.it

È arrivato il bonus mamme che avvantaggia coloro che vantano un reddito più alto: ecco tutto ciò che c’è da sapere. 

L’Italia, come ben sappiamo, è uno dei Paesi con il più basso livello di natalità al mondo. Il Governo si sta dunque muovendo per mettere in atto delle norme e delle agevolazioni per incrementarne il tasso. Per quanto riguarda il Bel Paese, sono state messe a punto delle esenzioni per le famiglia numerose rivolte in particolar modo alle madri.

È necessario però che queste ultime abbiano almeno due figli e svolgano un lavoro dipendente (incluso il part-time) con contratto a tempo indeterminato, a prescindere che si tratti del settore privato o pubblico.

Nonostante le suddette normative apparentemente dovrebbero avvantaggiare le famiglie e le madri aventi un reddito basso, in realtà queste ultime aiuterebbero coloro che hanno uno stipendio annuale superiore ai 35 mila euro. Un paradosso che non è passato inosservato agli esperti.

Le critiche

Il bonus mamma, che dovrebbe partire a febbraio, è stato introdotto dal governo Meloni ed è incluso nell’ultima Legge di bilancio, con l’obiettivo di dare un supporto economico alle mamme sostenendo al tempo stesso la natalità e soprattutto le famiglie numerose. Il suddetto incentivo infatti consiste in un’esenzione contributiva per le madri che svolgono un lavoro dipendente a tempo indeterminato.

Nello specifico, questo contributo, rivolto alle donne che hanno almeno due figli a carico (uno deve avere meno di dieci anni) risulta in un esonero della contribuzione previdenziale del 9,19%, fino a un massimo di 3mila euro annui (250 euro al mese). Il problema però è che l’incentivo esclude una gran fetta di mamme.

Bonus mamme – paginevesuviane.it

Come fare domanda

Ci sono decine di migliaia di donne che non potranno beneficiare del bonus mamme. Infatti quest’ultimo esclude tutte coloro che non hanno un contratto di lavoro a tempo indeterminato e tutte quelle mamme che sono autonome, oltre ovviamente alle precarie e alle casalinghe.

Se invece si è idonee al bonus, non servirà fare domanda, basterà semplicemente comunicare al datore di lavoro o all’Inps di avere i requisiti per riceverlo attraverso un’autodichirazione che specifichi il numero di figli che si ha a proprio carico e i loro codici fiscali. Si stima che le mamme che potranno usufruire del bonus in questione saranno circa 800 mila, con uno stanziamento di 450 milioni di euro da parte del governo.