La nota attrice napoletana ha rilasciato un’intervista in cui ha fatto alcune dichiarazioni sulla sua terra d’origine.
Nonostante abbia sempre cercato di mantenere un basso profilo, Lina Sastri si è lasciata andare ad un’intervista nella quale ha raccontato un po’ di sé e del suo percorso professionale che l’ha portata a lasciare la sua Napoli.
La settantenne oggigiorno è considerata una delle attrici più amate e premiate dello star system italiano. Con la sua verve e il tuo talento è stata in grado di far innamorare milioni di persone, molte delle quali hanno seguito il suo percorso artistico sin dagli inizi.
Tra i suoi film ricordiamo Mi manca Picone, Ecce bombo e Segreti Segreti. Ma nella sua carriera non sono mancate nemmeno collaborazioni con importanti volti cinematografici come Eduardo De Filippo, Giuseppe Patroni Griffi e Armando Pugliese.
Nata e cresciuta a Napoli, all’età di diciassette anni la celebre attrice ha deciso di trasferirsi a Roma dove ha cominciato ad avvicinarsi al mondo della recitazione. Nel corso degli anni però è sempre tornata regolarmente nella sua terra d’origine per rivedere amici e parenti e per riassaporare quell’atmosfera magica che solo una città come Napoli è in grado di regalare.
Tutto ci lo ha dichiarato in una recente intervista rilasciata al Corriere, dove ha raccontato, tra le altre cose, della sua infanzia e del dolore che ha provato con la morte del fratello, il titolare di un ristorante, avvenuta durante la pandemia.
Nel corso dell’intervista la Sastri ha rivelato che è stata proprio la lontananza fisica dalla sua terra d’origine a farla avvicinare sempre di più a quest’ultima, a partire dalla tradizione gastronomica: “Ora m’aggio imparato a fa’ il ragù… Di Napoli, superata un po’ di puzza adolescenziale sotto al naso, ho tutto quello che mi ha dato, la lingua, la mamma, la musica, la sua imprevedibilità e incostanza, la sua essenza di città di mare dove si agitano colori diversi”.
Ha poi continuato affermando: “…Napoli dalla Grecia ereditò la gioia del vivere, l’abbandonarsi ai piaceri. Però ci vado sempre più spesso a Napoli. Col tempo, senza averlo deciso con logica, si tende a tornare sui propri passi. Napoli sta vivendo un Rinascimento, ci trovi la vita in movimento, un’energia che Roma non ha più. Il rischio è la svendita, ristoranti e bed&breakfast ovunque. La napolitudine. Napoli sembra Bollywood, si fa tanto cinema”.