Città di Napoli da bollino nero, fare la spesa adesso costa molto di più: i dati di gennaio sono disastrosi
La città partenopea detiene un vero e proprio record quando si tratta di prodotti di prima necessità: ecco tutti i dettagli.
Negli ultimi mesi l’Italia, così come il resto dei paesi europei ed extraeuropei, sta attraversando un brutto periodo, soprattutto in termini economici. Nonostante gli stipendi non abbiano subito alcun rialzo, il costo della spesa è aumentato in maniera significativa.
Per quanto riguarda il Bel Paese, ogni città ha visto incrementi sostanziali, ma alcune di loro hanno evidenziato un’inflazione sempre più alta. Tra queste c’è Napoli, che detiene un vero primato. Infatti, secondo gli ultimi dati Istat, è la città che nell’ultimo periodo ha visto la crescita più rapida dei prezzi.
Questo l’ha portata ad essere quella con il più alto tasso d’inflazione oltre ad essere la più danneggiata da questo inaspettato aumento dei prodotti di prima necessità. Infatti Napoli non è certo la città italiana più ricca, un fattore che potrebbe influenzare enormemente la vita quotidiana dei cittadini.
L’aumento dei prezzi
Ad analizzare la situazione attuale ci ha pensato l’Associazione Consumatori No Profit (Assoutenti), che ha espresso le sue preoccupazioni concentrandosi soprattutto sui dati relativi a gennaio 2024: “La risalita dell’inflazione a gennaio desta preoccupazione soprattutto se si considera la risalita dei prezzi nei settori primari per le famiglie”.
Assoutenti ha poi aggiunto che i listini al dettaglio si sono invertiti dallo scorso anno segnando una risalita del +0,8 su anno. Anche il presidente dell’associazione di Assoutenti, Gabriele Melluso, ha deciso di intervenire sull’argomento aggiungendo che per quanto riguarda gli alimenti, anche le bevande hanno subito un netto incremento dei prezzi su base annua corrispondente ad un +5,8 a gennaio.
La spesa famigliare
Dati alla mano, il presidente ha continuando affermando che a seguito degli aumenti, ogni famiglia con due figli a carico spenderebbe per la propria spesa 466 euro in più all’anno: “Per questo chiediamo al Governo di studiare misure di contrasto contro il caro-prezzi come il paniere anti-inflazione attuato lo scorso anno, in modo da tutelare i redditi delle famiglie e sostenere la spesa contrastando la crescita dei listini al dettaglio”.
Assoutenti ci ha tenuto però a sottolineare che ci sono grandi differenze sul territorio nazionale. Nonostante ciò Napoli è la città che a gennaio 2024 presenta la crescita dei prezzi più sostenuta, con un tasso medio del +1,9%, seguita da Perugia e Trieste (+1,7%). Invece 4 città sono state caratterizzate a sorpresa da un calo dei prezzi rispetto al 2023: Modena (-0,2%), Ancona (-0,3%), Reggio Emilia (-0,4%) e Campobasso (-0,7%).