Sai perché Palinuro si chiama così? Il nome è legato alla figura del navigatore Enea: cosa narra la leggenda
Il nome del noto borgo campano nasconde una storia molto interessante, legata alla mitologia greca: scopriamola insieme.
Il piccolo borgo di Palinuro, con i suoi 1500 abitanti, è famoso soprattutto per le sue spiagge incontaminate, caratterizzate da sabbia bianca, grotte marine e rocce. Per non parlare della suggestiva natura che lo circonda.
Infatti si trova nel cuore del Parco Nazionale del Cilento e nei pressi del Vallo di Diano, un’ampia conca pianeggiante composta da ben 15 comuni appartenenti alla provincia di Salerno. Insomma, una zona davvero incantevole, che ogni anno è in grado di attirare moltissimi visitatori, non solo italiani ma anche internazionali.
Come ogni borgo che si rispetti, anche Palinuro nasconde un’interessante leggenda che racconta la sua storia e soprattutto l’origine del suo nome. A quanto pare quest’ultimo sarebbe legato alla figura mitologica di Enea e in particolare al suo timoniere.
La leggenda di Palinuro
Palinuro è circondato da colline di ulivi ed è attraversato da due fiumi, il Mingardo e il Lambro. Le sue origini risalgono all’epoca greca, passando poi sotto il controllo di varie popolazioni, tra cui quella saracena e normanna. Nel corso del tempo però il borgo ha subito numerose modifiche e ampliamenti, soprattutto da un punto di vista abitativo diventando quello che tutti oggi conoscono.
L’origine invece del suo nome è ciò che lo ha reso famoso in quanto legato ad un’importante e suggestiva leggenda. A quanto pare Palinuro sarebbe stato il nome del timoniere di Enea, il grande condottiero greco, il quale durante il suo viaggio marittimo verso l’odierna Italia si sarebbe fermato proprio nel suddetto borgo.
La dedica
Secondo la leggenda, durante la sosta effettuata a causa di una tempesta, Enea si addormentò mentre il suo timoniere si lasciò ammaliare dalla bellezza del luogo e soprattutto dalle sirene. Questo lo fece distrarre e cadere in mare, dove annegò.
Il suo corpo dunque fu gettato sulla costa dell’attuale borgo che prese proprio il suo nome. La mitologia narra perfino che la grotta presente nella zona sia stata usata dallo stesso Enea e dai suoi compagni di avventura come rifugio durante la fuga da Troia. In ogni caso Palinuro nel corso degli anni, soprattutto in epoca romana, divenne un importante centro marittimo e commerciale anche se oggi è conosciuto e apprezzato in particolar modo per le sue spiagge mozzafiato.