Si tratta di un borgo campano caratterizzato da una bellezza incontrastata e che nasconde una leggenda unica nel suo genere.
Situato in provincia di Avellino, Mirabella Eclano, questo il suo nome, è un borgo che conta poco più di 7 mila abitanti ma nonostante le sue dimensioni è diventato noto per un particolare evento che si svolge ogni anno legato ad un’antica leggenda.
Il piccolo paesino campano si trova nel cuore della Valle del Calore, dove sono collocati numerosi comuni, tra cui Luogosano, Paternopoli, Castelfranci, e Montemarano. Ne confina però con altri 10: Apice, Bonito, Calvi, Fontanarosa, Grottaminarda, Sant’Angelo all’Esca, Taurasi, Torre Le Nocelle e Venticano.
La prima parole deriva da due termini latini, mira e bellum, che significano rispettivamente guardare e bello, in riferimento alla bellezza del luogo. Invece la seconda, Eclano, proviene da Aeclanum, che in antichità indicava un centro sannita situato nei dintorni.
Come dimostrato da vari ritrovamenti archeologici, Mirabella Eclano vanta origini molto antiche. Sembra infatti che i primi insediamenti risalgano all’età neolitica. Nel corso degli anni Quintotodecimo, prima di essere chiamato Aeclanum, è diventato uno dei centri nevralgici commerciali della zona, complice la sua posizione strategica sulla Via Appia.
Nel corso del tempo il borgo assunse altri nomi, tra cui Acquaputida, per poi passare all’appellativo Mirabella, acquisito durante l’età angioina. Nel 1862 è stato invece aggiunto Eclano per volontà del re Vittorio Emanuele II.
Al paese dell’avellinese è legata una storia decisamente unica e memorabile, legata ad un carro. Secondo la tradizione, quest’ultimo fungerebbe da buona fortuna e così una volta all’anno si tiene La tirata del Carro, che consiste nel trasportare lungo le vie di Mirabella Eclano un obelisco rivestito di paglia alto ben 25 metri senza farlo cadere. Se infatti si commette questo errore, si va incontro alla sfortuna.
Comunque il borgo è conosciuto anche per le sue suggestive attrazioni, come il Parco Archeologico di Aeclanum, che vanta un’estensione di circa 18 ettari. Degni di nota sono anche i vari edifici religiosi come la Chiesa di Santa Maria Maggiore, che subì una ricostruzione a seguito del terremoto del 1962, e la Chiesa di San Bernardino, realizzata nel 1698 in onore del Santo. Da non perdere anche il Museo di Arte Sacra, dove si trovano opere e manufatti di diverso genere e periodo, e il Museo del Carro, che include una collezione di elementi di paglia appartenenti a diversi periodo storici che sono stati utilizzati per la costruzione del famoso carro.