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Nato dalle macerie di un terremoto, oggi è uno dei borghi più belli della Campania: vieni in provincia di Salerno per visitarlo

Alla scoperta di Buccino – paginevesuviane.it – foto Instagram

Sorto sull’antica città di Volcei, il piccolo borgo del salernitano è noto per la sua storia e la sua bellezza incontrastata.

Situato nel cuore della Valle del Sele, il borgo di Buccino, questo il suo nome, nasconde una storia a dir poco unica nel suo genere. Attraversato da due fiumi, il Platano e il Tanagro, questo piccolo paese della provincia di Salerno, è stato distrutto dal terremoto del 1980.

Molte zone sono state rase al suolo ma quest’ultimo, a differenza di molti altri, fu ricostruito completamente e gli fu attribuito l’appellattivo con il quale oggigiorno è conosciuto. Infatti Buccino sorge sull’antica città di Volcei.

L’attuale borgo conserva lo stesso perimetro di mura di quest’ultima, così come il medesimo piano stradale. Per non parlare dei vari reperti di origine medievale che tutt’ora arricchiscono il luogo donandogli un’atmosfera ancora più magica e suggestiva.

Le origini

La vecchia città di Volcei fu fondata dai Pelasgi-Oenotri, anche se i primi insediamenti risalgono all’età neolitica. La zona cominciò poi a popolarsi a partire dalla seconda metà del VII sec. a.C. Nel corso degli anni il borgo passò di dominio in dominio e nel 1300 finì nelle mani del Conte Giorgio Lamagna, che decise di apportare alcune modifiche al Castello introno al quale nacque il nucleo abitativo odierno.

Oggi Buccino include moltissime attrazioni turistiche, che vale davvero la pena visitare, qualora ci si ritrovi in zona. Per non parlare del panorama eccezionale che si può intravedere dalla valle su cui quest’ultimo sorge. Insomma, una meta assolutamente da non mancare.

Alla scoperta di Buccino – paginevesuviane.it – foto Instagram

Alla scoperta di Buccino

Anche se conta meno di 5 mila abitanti, il borgo campano può riservare delle belle sorprese, soprattutto ai visitatori. Ci sono diversi monumenti e luoghi che, per una ragione o l’altra, potranno lasciare senza fiato. Tra questi il Castello, risalente al XII secolo d.C. e di origine normanna. È caratterizzato da una massiccia torre quadrata e da una cinta muraria avente quattro torri circolari.

Degna di nota è anche la Chiesa di Sant’Antonio Abate, in stile barocco, il cui interno è arricchito da un altare a tarsie policrome. Per scoprire più nel dettaglio la storia del paese è possibile recarsi al Museo Archeologico, dove vengono narrate le sue origini a partire dal III millennio a. C. Qui si possono ammirare anche numerosi oggetti utilizzati a quel tempo dagli abitanti, come vasi e utensili, e non manca nemmeno una preziosa collezione di gioielli appartenuta ad una sacerdotessa.