Scopriamo insieme la vera storia del brano dal titolo ‘Caruso’ e firmato dal cantante Lucio Dalla: tutto è cominciato in albergo.
Lucio Dalla è stato senza dubbio uno degli artisti più amati del panorama musicale italiano. La sua scomparsa, avvenuta nel 2012, ha lasciato tutti senza parole ma soprattutto addolorati.
Questo anche perché nella sua lunga carriera ha pubblicato brani che hanno raggiunto un grande successo. Tra questi vi è senza dubbio anche la canzone dal titolo Caruso, pubblicata nell’ottobre del 1986 e che oggi è uno dei simboli della canzone italiana.
Il brano, il cui titolo fa riferimento al tenore Enrico Caruso, è nato in modo del tutto casuale e a causa di una particolare avventura di Dalla.
Come abbiamo detto il brano, reso pubblico nel 1986 e diventato in poco tempo uno dei simboli della musica italiana, è stato scritto da Dalla dopo un episodio del tutto inaspettato. Lo ha rivelato lo stesso artista che, nel corso di alcune interviste, ha anche specificato di aver scritto il brano in soli 10 minuti. Ma quindi cosa lo ha ispirato? Non si tratta solo del celebre tenore Enrico Caruso ma ad ispirarlo è stata anche una camera di albergo.
Nel dettaglio stiamo parlano dell’Excelsior Vittoria che si trova a Sorrento e si affaccia sull’omonima penisola. Si tratta di uno degli alberghi più famosi della zona anche perché nei suoi 190 anni di storia ha ospitato nomi illustri come il musicista Wagner, l’attrice Sophia Loren, il tenore Caruso ed appunto Dalla. Ma vediamo come sono andate le cose.
Il cantautore bolognese ha raccontato di un episodio particolare risalente al 1986. Questi si trovava tra Sorrento e Capri quando, a causa di un guasto alla sua nave, si è visto costretto a fare sosta proprio nel noto comune della penisola sorrentina. Per l’occasione ha scelto di trascorrere la notte presso l’Excelsior Vittoria che si trovava a pochi passi e da cui si vedeva proprio il mare.
Dalla in merito ha rivelato: “Se non mi avessero dato la stanza di Caruso (la suite 448, ndr), se non avessi fatto tre note sul piano di Caruso, se il barista della scogliera non mi avesse raccontato della storia di Caruso…“. Tutti dettagli che hanno ispirato Dalla che in pochi minuti ha poi realizzato il brano che oggi tutti conosciamo. Oggi è possibile visitare la camera in questione, che porta il nome di Caruso, e nella stessa struttura è presente anche una seconda camera dedicata invece a Dalla.