In provincia di Salerno si nasconde un affascinante gioiellino campano conosciuto per aver ospitato le truppe di Garibaldi.
Numerose città italiane hanno ricoperto un ruolo importante nel corso della storia. Alcuni luoghi però sono passati un po’ in sordina, soprattutto se piccoli e sperduti. Come sappiamo lo stivale è pieno di borghi isolati e/o circondati da una natura incontrastata e oggi vogliamo concentrarci su uno di questi.
Molti non lo conoscono, soprattutto chi risiede fuori dalla Campania, ma Casaletto Spartano, questo il suo nome, è legato strettamente alle vicende di una delle figure più rilevati e cruciali della storia italiana.
Si tratta di Giuseppe Garibaldi, il noto condottiero italiano ricordato come l’eroe dei due mondi per le sue clamorose imprese in giro per l’Europea e in America meridionale. E’ considerato il principale eroe nazionale ed è salito alla ribalta per la famosa spedizione dei Mille, che portò all’annessione del Regno delle due Sicilie e alla conseguente nascita del Regno d’Italia.
Casaletto Spartano si trova a circa 130 km da Salerno e in passato si chiamava semplicemente Casaletto. Nel 1861 invece è stato aggiunto il secondo nome, Spartano. Come accennato in precedenza, nonostante si tratti di un piccolo comune che conta oggigiorno poco più di 1300 abitanti, è passato alla storia.
Infatti proprio qui fece sosta il celebre rivoluzionario e patriota napoletano Carlo Pisacane, e successivamente Garibaldi, insieme alla sue truppe. Per ricordare questo passaggio nel 1923 è stata realizzata una lapide.
Casaletto Spartano ospita numerose interessanti attrazioni, partendo dal “Capello”, indubbiamente la località più affascinante. Situata nei pressi del fiume, si contraddistingue per il suggestivo habitat. Il nome del luogo si rifà al nome delle cascate che si trovano al suo interno, le Cascate Capelli di Venere. Secondo la credenza popolare, l’appellattivo deriverebbe dalla forma che queste ultime avrebbero preso a seguito della poca acqua che le medesime erogavano.
Secondo un’altra ipotesi invece ci sarebbe stato un brigante chiamato Capello che era solito nascondersi nelle grotte poste vicino al fiume durante l’era del brigantaggio. Per gli appassionati di escursioni il paese presenta anche diversi sentieri che si possono percorrere, tra cui quello delle Rocche, di Cannati e il percorso che parte dal Cappello e arriva al mulino di Felice Bello. Tra gli edifici degni di nota invece ci sono la chiesa di Santa Maria della Stella, la Parrocchiale di San Nicola di Bari e la Cappella di San Rocco, realizzata nel 1633. Un luogo in cui vi invitiamo a trascorrere almeno un giorno.